Oms, troppe 1,23 milioni di vittime per tubercolosi nel 2024
'L'epidemia diminuisce molto lentamente'
La tubercolosi, una delle malattie infettive più letali al mondo, "è un'epidemia che sta diminuendo troppo lentamente". Lo rileva l'ultimo rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità(Oms) secondo cui nel 2024 ha causato 1,23 milioni di vittime. "Si tratta di una piaga secolare che la scienza sa come prevenire, diagnosticare e curare, ma che la povertà, l'indifferenza e ora la mancanza di finanziamenti permettono di proliferare" dice l'Oms. Presentando il nuovo rapporto il direttore generale dell'agenzia, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha sottolineato come dopo la devastazione causata dalle interruzioni dell'assistenza durante la pandemia, la curva sta andando nella giusta direzione: 10,7 milioni di persone hanno contratto la malattia nel 2024, con un calo dell'1% rispetto al 2023. L'incidenza globale resta a 131 casi ogni 100.000 abitanti, dodici punti in meno rispetto al 2015, ma molto lontana dall'obiettivo del -50% fissato per il 2025 . I progressi ci sono, secondo l'Oms, ma sono troppo fragili e il previsto calo dei finanziamenti internazionali dal 2025 in poi , in particolare da parte del Fondo globale per la lotta all'AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, minaccia direttamente i programmi nazionali nei paesi più colpiti. L'Oms ricorda che la tubercolosi prolifera dove le reti di sicurezza sociale sono indebolite e sottolinea il legame diretto tra la diffusione del bacillo e le disuguaglianze strutturali: malnutrizione, sovraffollamento, fumo, diabete e precarietà energetica. Inoltre la resistenza agli antibiotici, con oltre 390.000 casi di tubercolosi registrati nel 2024, è un duro monito.
B.Turner--SFF