
Biennale e Mostra da sempre luoghi aperti di confronto

L'ufficio stampa della Biennale risponde a Venice4Palestine
"In merito alla vostra Lettera aperta ricevuta oggi sulla Palestina, ricordiamo che la Biennale di Venezia e la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica sono sempre stati, nella loro storia, luoghi di confronto aperti e sensibili a tutte le questioni più urgenti della società e nel mondo". Così l'ufficio stampa della Biennale risponde alla lettera aperta di Venice4Palestine, che ha riunito centinaia di esponenti del cinema italiano e internazionale per chiedere alle istituzioni e i settori del cinema, dell'arte, della cultura e della formazione di essere più coraggiosi e chiari nella condanna "del genocidio in corso a Gaza". "Ne sono testimonianza - aggiunge l'ufficio stampa della Biennale nella risposta. - innanzitutto le opere presentate, e ciò accade quest'anno con il film The Voice of Hind Rajab della regista Kaouther Ben Hania, in Concorso, ed è accaduto l'anno scorso con Of Dogs and Men di Dani Rosenberg, in Orizzonti". Vanno ricordate "peraltro - si osserva - le parole espresse sul tema dal Presidente della Biennale e dal Direttore della Mostra il 22 luglio scorso alla presentazione del programma di Venezia 82, nonché le dichiarazioni in occasione dell'apertura della Biennale Architettura 2025 e della Biennale Arte 2024, e la lectio magistralis di Luciano Violante Domicidio, tenuta il 17 giugno scorso all'Arsenale". La Biennale scrive infine "che è, come sempre, aperta al dialogo".
F.Garcia--SFF