
Indagini hi-tech svelano la storia di due uova di dinosauro

Deposte nel nido e subito travolte da una colata di fango
Deposte nel nido e subito travolte da una colata di fango: è la burrascosa vicenda di due uova di dinosauro risalenti al Cretaceo Superiore (70-85 milioni di ani fa), ritrovate in Cina e sottoposte a una serie di avanzati metodi di indagine hi-tech da un team multidisciplinare coordinato da Andrea Barucci dell'Istituto di fisica applicata 'Nello Carrara' del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifac), a cui hanno partecipato anche esperti del Museo Gamps di Scandicci e l'Ausl Toscana Centro. Lo studio ha impiegato un'ampia gamma di metodologie, tra cui tecniche di micro-tomografia computerizzata, tomografia computerizzata e spettroscopie ottiche. L'obiettivo primario era indagare le microstrutture interne e le caratteristiche superficiali delle uova fossili, che provengono da distinte aree geografiche della Cina e appartengono a due diverse famiglie di dinosauri, probabilmente un oviraptoroide e un terizinosauro (o un adrosauro). La micro-tomografia ha svelato dettagli sorprendenti come il guscio collassato, fratture superficiali, residui di infiltrazioni antiche e recenti e probabili residui cristallizzati del contenuto originale. Le tomografie hanno inoltre consentito una ricostruzione tridimensionale completa dell'intero uovo, fornendo una visione dettagliata che sarebbe stata impossibile con metodi tradizionali. La tomografia computerizzata ha inoltre permesso di visualizzare le parti delle uova nascoste perché inglobate nella roccia, in modo da ricostruirne la forma originale. Nella matrice di nido che circonda entrambi i reperti, si notano frammenti di guscio appartenenti ad altre uova presenti. "Queste indagini ci hanno permesso di tratteggiare la storia di queste uova", commenta il divulgatore scientifico Paolo Conte, che insieme alla collega Antonella Senese usa le due uova fossili per attività didattiche nelle scuole nell'ambito del progetto Theia. "Al loro interno sono presenti frammenti di parti del guscio: ciò significa che le uova si sono parzialmente rotte nel momento in cui una colata di fango ha travolto i rispettivi nidi di deposizione. Così pezzi del guscio sono precipitati, insieme al fango, nelle parti occupate dall'albume e dal tuorlo. La mancanza di fossili embrionali ci dice che le uova erano state deposte solo da pochissimo tempo e che l'evento che ha portato al loro seppellimento è avvenuto prima che si sviluppassero forme embrionali".
G.Collins--SFF