
The World's 50 Best restaurant a Torino coi 100 migliori chef

Quattro giorni di enogastronomia al top fino al 20 giugno
Il Piemonte è in prima fila per accogliere il meglio della ristorazione mondiale, con quattro giorni che vedranno in città e sul resto del territorio oltre 1.300 ospiti, più di 250 media specializzati nel settore eno-gastronomico, 89 ristoranti e più di cento chef tra i migliori al mondo. La Regione Piemonte ospita infatti a Torino i "The World's 50 Best restaurant" - l'Oscar mondiale della ristorazione che premia i 50 migliori ristoranti del mondo, da oggi fino al 20 giugno. Il cuore della manifestazione sarà il 19 giugno, con il Red Carpet del 50 Best e l'Award e la proclamazione della classifica nella cornice dell'Auditorium del Lingotto. Il Piemonte porterà le immagini del territorio e della tradizione enogastronomica con uno stand realizzato da Visit Piemonte, oltre a proporre alcuni assaggi dei prodotti stagionali più rinomati, come la battuta di fassona con scaglie di Castelmagno, il salame di turgia, gli asparagi e dolci a base di nocciole e gianduja. La Regione consegnerà inoltre agli chef alcuni omaggi simbolo del territorio che li ospita. Una bottiglia di Barolo del proprio anno di nascita, un barattolo personalizzato di Nutella e un kit da cucina - zaino, grembiule e canovaccio - su cui è riprodotta l'Allegoria dell'artista piemontese Ugo Nespolo, che ha realizzato un'opera per il Grattacielo Piemonte, sede della Regione, in cui ritrae tutte le eccellenze. Si comincia intanto questa sera alla Reggia di Venaria con la cena di benvenuto dedicata alla stampa nazionale e internazionale. Un momento durante il quale il territorio piemontese - le sue Atl e i consorzi - potranno raccontare e far assaggiare agli invitati il meglio dell'enogastronomia del Piemonte. Sarà anche l'occasione per mostrare l'offerta turistica e culturale. "Ospitare 50 Best - sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - è per noi una scelta strategica per posizionare Torino e il Piemonte al centro delle rotte della ristorazione mondiale. Questa è una terra che esprime un'altissima qualità gastronomica, che però non sempre è percepita come tale. Avevamo bisogno di portare qui critici, giornalisti e i migliori chef del mondo per poterlo raccontare e dimostrare a tutti".
L.Ramos--SFF