
Borsa: attacchi Israele-Iran spaventano l'Europa, Milano -1,4%

Balzo di petrolio e gas. Il dollaro si rafforza sull'euro
Gli attacchi di Israele contro l'Iran spaventano i mercati e provocano un balzo di oro, petrolio e gas. I timori di un terzo fronte di guerra, dopo quello in Ucraina e Gaza, crea scompiglio e incertezza sui mercati. A farne le spese sono i listini dall'Asia all'Europa, senza escludere Wall Street dove i future sono in calo. Sul fronte valutario il dollaro si rafforza sulle principali divise. L'indice stoxx 600 cede lo 0,8%. In rosso Madrid (-1,5%), Francoforte e Milano (-1,4%), Parigi (-1,1%), Londra (-0,4%). Sui listini pesa il comparto del lusso (-2,3%) e delle auto (-2,2%). Male anche il comparto tecnologico (-1,6%), le banche (-1,5%) e le assicurazioni (-1,1%). I venti di guerra spingono i titoli del settore della difesa con Bae Systems (+3,2%), Saab (+2,7%) e Leonardo (+0,3%). Il balzo del petrolio mette le ali al comparto azionario dell'energia (+1,7%). Il Wti guadagna il 7,8% a 73,41 dollari al barile. Il Brent guadagna il 7,6% a 74,56 dollari. Poco mosse le utility (-01%). Ad Amsterdam le quotazioni salgono del 5,7% a 38,24 euro al megawattora. In lieve rialzo i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 95 punti, con il tasso del decennale italiano al 3,44% e quello tedesco al 2,49%. Alza la testa l'oro che registra un rialzo dell'1,2% a 3.425 dollari l'oncia. A Piazza Affari soffre Nexi (-3,4%), insieme al settore del lusso con Cucinelli (-3,3%) e Moncler (-2,5%). In calo Stellantis (-3%) e Campari (-2,8%). Tra le banche giù Popolare Sondrio (-2,3%), Banco Bpm (-2%) e Mps (-1,8%). In controtendenza Eni (+1,7%), Leonardo (+0,1%).
B.Johnson--SFF